Il profetismo autentico
Vorrei condividere con voi qualche mia riflessione, non pretendo in queste righe di fare il maestro, il detentore della verità; e nemmeno mi propongo di essere originale affermando delle novità, scrivo perché sento il desiderio di condividere, di “compartir” come diciamo nella mia lingua materna, spezzare una parte del mio cuore con te che leggi il mio pensiero.
Credo fermamente che lo Spirito Santo guidi la Chiesa di Cristo lungo il suo percorso millenario, a volte lo fa in maniera più luminosa e visibile, altre volte come uno che non si vede ma sostiene da sotto affinché la nave non si frantumi per la violenza delle onde o per la incompetenza dell’equipaggio formato da tutti noi: pazzi, santi, peccatori, arrivisti, arrivati, entusiasti, scansafatiche, illuminati, confusi… una ciurma che sono arrivato ad amare con tutte le sue meraviglie e contradizioni… ed è proprio Lui, lo Spirito di Gesù che ci mette insieme.
A quasi cinquant’anni sono diventato un contemplativo devoto dello Spirito Santo, mi diverte e sconvolge sino ai brividi contemplare la sua azione discreta e potente, soave e contundente, delicata ed efficace… lo vedo agire nei tempi, nei nostri tempi con grazia, e potenza… con maestosa semplicità.
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Oggi, nel terzo millennio, quando molti pensano che la nostra fede abbia esaurito il suo messaggio, nonostante molti ritengano che la nostra Chiesa debba solo chiedere delle scuse, oggi che il presepio o lo stesso Crocifisso danno fastidio perché non si vuole più un Dio presente nella storia, proprio oggi ha voluto lo Spirito Santo suscitare un successore di Pietro con un forte carisma profetico.
Sappiamo che la dimensione profetica appartiene a ogni battezzato e il successore di Pietro la esercita con una autorità particolare in funzione suo ministero pietrino. Ma vorrei essere capito nella mia condivisione con voi, non voglio solo affermare che il nostro Papa esercita la sua dimensione profetica con autorità e correttezza. È una mia ferma convinzione che oltre a vivere in maniera luminosa questa dimensione della vita cristiana e del ministero papale, Papa Francesco è stato investito dall’Alto da un vero carisma profetico straordinario.
Significa che gran parte delle sue scelte, parole, gesti ed azioni sono investite di unzione profetica autentica. Nel Rinnovamento Carismatico o Pentecostale Cattolico siamo molto abituati a parlare di carisma profetico, talmente tanto che talvolta abbiamo rimpiazzato il retto esercizio di questo carisma per le stesse catechesi o per qualche parola detta in maniera frettolosa in qualche preghiera e dimenticata in maniera altrettanto veloce.
Il carisma di profezia autentica è sconvolgente, quando un uomo è investito da una tale potenza vive una sorte di continuità e discontinuità con il proprio tempo e con il proprio popolo: da una parte lo capisce profondamente e sposa l’oggi nella sua complessità e ambiguità, dall’altra parte non appartiene interamente al presente, è a un altro livello, riporta la attenzione ai tesori intramontabili del passato, anticipa cose future, il profeta fa sì che il vangelo torni a essere proprio una buona Nuova! La sua Parola è potente, sconvolge, demolisce e costruisce, ed è così perché le parole non le appartengono più, sono un’Eco del Verbo che tutto trasforma.
Mi vergogno un poco a dirlo, ma voglio confessare che mi ritengo un privilegiato… perché oggi che tante persone sono obbligate a fare quello che non gli piace al fine di portare il pane a casa, io svolgo un ministero che amo. Sono un privilegiato perché riesco a vedere che questo tempo non è l’ante sala dell’inferno come vogliono farci pensare, ma un tempo di nuove opportunità e di Grazia. Io non vedo arrivare l’inverno, vedo sbocciare una nuova primavera e credetemi, non sono l’unico che la percepisce! Mi ritengo benedetto per il fatto di poter ascoltare un profeta vero ed autentico, assaporare le parole di un profeta potente che mi mobilizzano, mi correggono, mi consolano, mi spingono e mi riempiono gli orecchi del suono del vangelo, quel suono aspro e dolce che mi ricorda l’odore della terra dopo la pioggia, piena di vita che brulica dentro, piena di promesse.
A te che mi hai letto e sino qui hai mostrato interesse porgo il mio invito a fare come me: prendi cinque minuti per ascoltare in profondità le sue parole, per osservare con una nuova luce i suoi gesti, le sue scelte e quando vedrai anche tu chiaramente che la Parola si è scelta un profeta in mezzo a noi, prega, prega, prega…
Prega ringraziando Dio per il dono che ti fa. Prega per la barca di Pietro. Prega per il nostro Pietro, affinché il Signore ce lo conservi e preservi, e che sino al suo ultimo giorno sia fedele al suo carisma profetico, che possa il Verbo continuare a parlare alla sua Chiesa.
Mi fu rivolta la parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimé, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane,
ma va’ da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Non temerli,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca
e il Signore mi disse:
«Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
Ecco, oggi ti costituisco
sopra i popoli e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
Ger 1, 4-10